Associazione "La Mediana" Taranto

"La Mediana", Associazione di Promozione Sociale nasce nel febbraio 2007 dall'unione di professionisti con diverse competenze psicosocio pedagogiche, proiettata verso la diffusione della cultura dell'intervento sociale sul territorio, assicurando risposte ad alcuni problemi attuali attraverso modalità di intervento che mirano a migliorare l'ambiente educativo, le condizioni sociosanitarie, nonchè la qualità della vita dei destinatari e promuovendo maggiore benessere psicofisico nell'individuo, nei gruppi e nelle comunità locali.
Iscritta nel Registro Regionale al numero 35/Ta secondo la L. 39 del 18/12/2007 in riferimento alla L.383 e iscritta al Registro Regionale delle Associazioni e Movimenti Femminili istituito con delibera n° 64 del 31/01/2008 della G.R. al posto 67/Ta.

L'Associazione nel primo trimestre dell'anno 2010 dichiara che nell'ambito dello Sportello Nonviolenza Donna ha seguito i seguenti casi di intervento di aiuto:

- N° 5 (cinque) donne che hanno subito maltrattamenti e violenza fisica, psicologica e di risorse:

  1. 3/5 donne sono state seguite nel percorso legale dall'Avvocato dell'Associazione;
  2. 5/5 donne stanno seguendo il percorso psicologico di uscita dalla violenza secondo l'itinerario gestito dalle psicologhe dell'Associazione che prevede un incontro settimanale per un periodo di 6/8 mesi secondo la modalità dell'ascolto el'accompagnamento empatico al fine di creare empowerment, consapevolezza e la crescita dell'autostima del soggetto;
  3. 3/5 donne sono prese in carico dalle Assistenti Sociali dell'Associazione per l'orientamento lavorativo, l'inserimento sociale e non ultimo l'alloggio;

L'utenza è arrivata all'Associazione attraverso Internet ( 2 casi) oppure è stata inviata da parenti e/o amici (3 casi), inoltre nell'anno in corso lo Sportello è stato pubblicizzato per via mediatica attraverso la partecipazione al Programma "CasaBluStar" (che va in onda ogni giorno dalle ore 9,00 alle ore 13,00) nei giorni 10 e 17 marzo.

Il percorso di aiuto dell'Associazione propone una modalità di intervento a tre fasi integrate infatti l'accompagnamento di uscita dalla violenza per donne e minori si compone di tre fasi: quella legale, quella psicologica e quella di attivazione delle risorse e si articola sul territorio tarantino secondo il principio della collaborazione in rete fra Associazioni e Istituzioni e si fonda sul principio del volontariato adottato dai Soci dell'Associazione La Mediana mentre l'azione dell?Avvocato dell'Associazione fa ricorso all'Istituto del"gratuito patrocinio".

Presidente

Dott.ssa Lucia A.G. Longo

Vicepresidente

Dott.ssa Maria Letizia Perrone

SOCI:

Dott.ssa Mariangela Traversa

Dott.ssa Monica Mignogna

Dott.ssa Graziana Miccoli

Avvocato Cosimo Natuzzi

Dr. Antonio Donvito

Dott.ssa Oriana Schiavoni

Dott.ssa Luciana Dell'Anna


"Operiamo perchè la realtà sia simile a quanto desideriamo"


L'anno 2010 segna una svolta nell'Associazione La Mediana: infatti dopo un intenso e mirato reclutamento sul territorio tarantino la Direzione dell'Associazione ha deciso di adottare modalità e strategie di lavoro innovative scegliendo spiccate professionalità che rappresentino il meglio dei professionisti per creare un gruppo di spinta operante sul territorio come un lievito innovatore.

Infatti è aperta la Campagna Iscrizioni per i Soci Sostenitori che avranno un privilegiato approccio con i Professionisti dell'Associazione. Si darà l'opportunità ai Soci Sostenitori di ricevere 2 (due) sedute di "empowerment" comprese nel costo della quota associativa e specificatamente riferite ai loro bisogni.

Alcuni Obiettivi dell'Asociazione sono:

Valorizzare il ruolo della famiglia per la crescita e la cura della persona.

Attuare strategie di "empowerment" di individui, gruppi e comunità.

Far emergere le potenzialità e le risorse delle persone

Uso della strategia "Cooperative skills"


Attività dell'Associazione

Mediazione familiare

Counseling familiare, individuale e di gruppo

Sostegno della funzione genitoriale

Coaching e Psicoterapia con tecnica PNL

Formazione e Orientamento

Educazione alla Legalità con modalità laboratoriale

Lavoro in rete sul territorio

Europrogettazione rivolta all'interno dell'Associazione ma anche a terzi


Nell'ambito degli interventi di Counseling individuale, l'Associazione si impegna in una proposta di sostegno per la donna nel territorio tarantino, in collaborazione con il Centro di Prima Accoglienza "Emmanuel" di Taranto: lo "Sportello Antiviolenza Donna" nel quale si delinea un supporto psicologico a donne che hanno subìto e/o subiscono violenza.

La violenza nei confronti delle donne è un male che purtroppo non conosce confini e prescinde da cultura, censo e strutture sociali, colpendo tanto le società avanzate quanto quelle meno progredite. Il nostro Paese non è immune da questo male, che si consuma, nella maggior parte dei casi, all’interno della cerchia delle persone vicine alla vittima, se non addirittura dentro le mura domestiche.

Gli stereotipi sul fenomeno della violenza contro le donne sono stati rilevati maggiormente tra le persone anziane e poco istruite, che hanno pure manifestato una maggiore tolleranza verso le violenze. Al contrario, si dichiarano più intolleranti verso la le donne giovani, laureate e occupate.

Tra le risoluzioni proposte da più parti per la definizione di questo problema si configurano i seguenti suggerimenti: più prevenzione, più controllo delle Forze dell’Ordine e più Centri Antiviolenza.
Infatti stando al 50% degli intervistati in ricerche che si sono svolte su questo tema i Servizi Sociali, la famiglia, la polizia e il volontariato dovrebbero farsi carico del problema mentre nella realtà le 1.200 donne vittime di violenza intervistate, hanno cercato sostegno attraverso i familiari e le amicizie mentre solo nei casi più gravi si è fatto ricorso all’intervento delle Forze dell’ Ordine.

Il dato maggiormente impressionante è che la violenza fisica, economica, psicologica e sessuale viene consumata principalmente nelle case: di amici, di parenti, nella propria casa o in quella dell’aggressore. Ad esempio solo il 21% delle violenze sessuali avviene per la strada ed il 14% in auto.

Un ultimo dato si riferisce alle critiche che arrivano da Bruxelles perché l’Italia non ha incluso alcuna strategia di sicurezza nella programmazione 2007-13 del Fondo sociale europeo.
E’ vero che la Pubblicità Progresso appare nelle Tv nazionali e locali per sensibilizzare il pubblico su questo tema e la stampa quotidiana/settimanale dedica articoli che denunciano sempre più spesso fatti di violenza nei confronti di donne, ma nella nostra città, differentemente da molte città d’Italia, manca un servizio specifico, un punto di sostegno a cui la donna che ha subìto violenza può fare riferimento.
Per questo motivo a Taranto l’Associazione “La Mediana”, Associazione di Promozione Sociale, individua nella persona della Dottoressa Lucia A. Longo l’esperta volontaria che si occuperà di svolgere un’iniziativa di intervento sul territorio in stretta cooperazione e collaborazione con il Centro di Prima Accoglienza “Emmanuel” di Taranto, che mette a disposizione la Sede di Via Pupino n° 1 in Taranto, al fine di realizzare azioni finalizzate alla sensibilizzazione sul territorio in materia di violenza alle donne e concreti progetti per il sostegno alle donne che subiscono violenza, secondo un preciso piano di attuazione.

L'intervento ha le seguenti caratteristiche:

Finalità e obiettivi

  1. Contrasto al fenomeno della violenza alle donne sul territorio tarantino con la finalità di sostenere, informare e fornire consulenza psicologica gratuita alle donne in difficoltà, per uscire dalla violenza;
  2. Fare da ponte fra il cittadino e i Servizi Pubblici per segnalare lo specifico sttao di bisogno (violenza alle donne);
  3. Porsi esclusivamente come ulteriore risorsa e non sostituirsi alle competenze dei Servizi Pubblici;
  4. Inserire le donne con disagio in "laboratori urbani" artigianali di sartoria e ceramica per creare uno spazio di apaprendimento e scambio collettivo nel campo dell'arte e delle nuove tecnologie;
  5. Inserimento in laboratori atigianali.

Come interveniamo nello “Sportello Donna” :


- Accoglienza empatica della donna che subisce violenza;
- Analisi dei bisogni, caso per caso, con accurata diagnosi della situazione;
- Presa in carico attraverso la costruzione di una relazione focalizzata sul sostegno progettuale;
- Progettazione esecutiva di intervento individualizzato per la soluzione del problema, tenendo conto delle variabili di “genere”, al fine di migliorare la capacità di risposta, i bisogni di donne che subiscono violenza e per ridurre gli effetti sanitari, sociali ed economici della violenza contro le donne;
- Monitoraggio delle azioni e valutazioni dei risultati usando indicatori specifici “gender oriented”;

- Costruzione ed utilizzazione della rete territoriale per facilitare ed ottimizzare l’intervento al fine di realizzare un’efficace azione di contrasto al fenomeno della violenza contro le donne in un’ottica di integrazione progettuale.


Modalità di intervento


Garanzia della riservatezza e dell’anonimato;
Attivazione solo su richiesta della donna interessata;
Rispetto della donna e delle sue scelte;
L’utilizzo esclusivo di personale femminile (a cominciare da n° 1 Operatrice Psicologa per n° 8 ore mensili, una volta alla settimana);
La contestazione del ruolo di vittima;
L’instaurazione della relazione fra donne come reciproco arricchimento;
n° 5 ore settimanali, due giorni la settimana (laboratori artigianali).


Dove interveniamo


I colloqui di sostegno con donne che si trovano in una situazione di temporanea difficoltà perché hanno subìto violenza fisica, economica, psicologica e sessuale, si svolgeranno presso lo Studio Dott.Donvito Taranto. Stiamo operando e costruendo una rete che permetta la riuscita del progetto nel migliore dei modi. La fascia di età dell'utenza include donne dai 20 ai 70 anni di qualsiasi ceto sociale e che abbia la caratteristica della donna in difficoltà provocata da maltrattamenti e violenza subita di ogni tipo.


Cosa proponiamo

Nel progetto l'intervento di sostegno psicologico, prima telefonico e poi di persona, su richiesta della donna, propone lo sviluppo, nella sede di cui sopra aiutando le donne a gestire la loro vita con attività e creando uno spazio di apprendimento e scambio collettivo nel campo della realtà odierna ricorrendo a collaborazioni integrate. Il programma di accompagnamento al lavoro di donne in difficoltà, ha lo scopo di contrastare il rischio di esclusione sociale e di discriminazione alle quali le donne, una delle categorie maggiormente vulnerabili, risultano essere esposte. Le attività previste consentirannoall'utenza di maturare consapevolezza sulle proprie competenze attraverso un pecorso di accoglienza che le condurrà, con incontri individuali e collettivi di orientamento, ad esplicare i loro punti di forza e di debolezza e giungere amigliorare l'inserimento sociale e lavorativo.

Contatti con il territorio

Si terranno contatti con Assistenti Sociali del Distretto Socio Sanitari del Comune e della Provincia di Taranto, la Questura, la Prefettura, le Forze dell’Ordine, il Pronto Soccorso e l’Ospedale ed infine le Associazioni femminili laiche e non laiche.
Una volta avviato lo sportello, si prevede anche la creazione di un “Gruppo di mutuo aiuto”.

Etica della Relazione d'Aiuto come "Accoglienza"

Una recente ricerca americana (Task Force div. 29), nella quale ha partecipato John C. Norcross nel 1996, si è occupata dell'efficacia della relazione d'aiuto; da tale ricerca sono emersi i seguenti concetti: la variabile "relazione d'aiuto" incide sull'efficacia del risultato della consulenza psicologica nei confronti di un utente con disturbi psicologici nell'ordine del 30%. Questo vuol dire che l'intervento di consulenza è tanto più efficace quanto più è personalizzato.

In questa stessa ricerca sono stati identificati gli "elementi efficaci"a partire da quelli più efficaci a quelli solo probabilmente efficaci. I primi sono: l'alleanza terapeutica, l'empatia, il consenso sugli obiettivi e la collaborazione; ad essi si aggiungono: la considerazione positiva, il "feed-back", lo stile di "coping" ( ovvero la gestione dei momenti difficili), le aspettative e l'assimilazione delle esperienze problematiche.

Dal punto di vista teorico gli studiosi sono arrivati a conoscenza del fatto che la capacità di relazione fra gli esseri umani costituisce un'esperienza e un'abilità molto complesse che si realizzano a più livelli. Uno dei possibili livelli è la realizzazione della "alleanza operativa" che si configura come l'obiettivo più importante nella relazione d'aiuto. Si tratta della collaborazione su cui si fonda l'efficacia della relazione d'aiuto fra il Counselor e l'utente, tra i quali si crea un legame emotivo. I fattori di questo legame sono:

a) la concordanza sugli obiettivi;

b) la concordanza sui compiti per raggiungere quegli obiettivi;

c) l'impegno personale.

A questo proposito è bene ricordare l'importanza della qualità dei primi incontri fra il counselor e l'utente per la buona riuscita della "terapia". E' su questa qualità che, appunto, la relazione d'aiuto si fonda, proponendo la costruzione di una solida alleanza.

I comportamenti che sostengono questo legame, e che dovranno essere attuati sia dal counselor, nel corso della relazione d'aiuto, sia dall'utente, sono:

- l'empatia - la considerazione positiva - il calore (non possessivo) - la congruenza/genuinità -

Un'altra componente essenziale per il buon esito della relazione d'aiuto è la capacità del counselor di riconoscere la modalità utilizzata dall'utente per entrare in relazione con i suoi simili. Tale modalità è il risultato dei rapporti familiari che rappresentano il modello di base che lo utente mette in atto per entrare in relazione con gli altri esseri umani. I sistemi motivazionali d'attaccamento sono "le procedure, consce ed inconsce, che guidano il comportamento per ottenere la vicinanza protettiva (come capacità di adattamento e sopravvivenza di animali capaci di vita sociale) di un membro conosciuto del proprio gruppo sociale" (Disnan, 1999). "Il successo o il fallimento di questa ricerca mobilita emozioni assai intense, corrispondenti a segnali di sicurezzao pericolo di vita." (Rezzonico, Ruberti, 1996 F. Angeli Ed.).

L'alleanza operativa è dunque il primo e più importatnte obiettivo che si deve creare fra il counselor e il cliente: una collaborazione su cui si fonda tutto il lavoro di intervento anche se quest'ultimo non deve basarsi solo sul legame attaccamento-accudimento; infatti il conselor deve proporre il piano di guarigione inconscio del cliente, quello che egli ha dentro di sè, e solo così si potrà realizzare un'autentica risoluzione del disagio.

ATTIVITA' SVOLTE FINO AD OGGI DALL'ASSOCIAZIONE

Oltre ad ascoltare eseguire con presa in carico di donne che hanno subito violenza e maltrattamenti l'Associazione ha svolto i seguenti interventi sul territorio:

  1. Ha partecipato al Convegno per il diritto alla salute promosso dall'Associazione LIDU onlus sul "Gioco d'Azzardo Patologico";
  2. E' stata Partner nel Progetto "Pensare al Futuro coltivando il Presente" occupandosi dell'Educazione di studenti delle Scuole Superiori della Provincia di Taranto proponendo laboratori sul tema "Educazione alla Legalità";
  3. Ha curato il Convegno "Donna e Salute...quale tutela?" insieme ad altre Associazioni come "Donne in rete", NPS, Cittadinanza Attiva occupandosi del tema antiviolenza contro le donne nell'ambito territoriale;
  4. E' Partner nel Seminario "Aperta...mente" insieme con l'Arci Sezione di Taranto, Unicef, Legambiente, Amnesty International allo scopo di sensibilizzare l'integrazione dei migranti sul territorio ionico e a favore della politica di inclusione degli stranieri sul territotorio tarantino;
  5. Fa parte della rete di Associazioni del territorio che sono state individuate dalla Regione Puglia Assessorato alla Solidarietà Settore Integrato Servizi Sociali quali operatori nell'ambito dell'Ascolto e presa in carico di donne e minori che hanno subito violenza e maltrattamenti (G.R. 1818 del 31/10/2007);
  6. L'Associazione attua collaborazioni e accordi di rete con altre Associazioni del territorio per costruire interventi di sostegno e rinforzo rivolti alle persone, gruppi e la comunità.